Roma, fallito il piano sui Campi rom. ora la Raggi cerca alloggi temporanei nelle altre province

Cercansi con urgenza appartamenti per ospitare le famiglie rom in uscita dai campi. Alloggi per singole famiglie o “in strutture in regime di condominio sociale”. A Roma, ma non solo, non si trovano strutture, e così i nuclei familiari potranno essere trasferiti anche nelle altre province del Lazio. Eccolo, l’oggetto del bando di gara pubblicato dal Comune il 23 dicembre scorso e in scadenza il 15 gennaio. Ultimo disperato tentativo dell’amministrazione Raggi di chiudere i campi, dopo anni di risultati scarsi se non nulli e un piano rom licenziato nel 2017 che, a conti fatti, non ha funzionato. E allora è caccia in fretta e furia a organismi operanti nel sociale che mettano a disposizioni alloggi garantendo allo stesso tempo, per un periodo di 24 mesi, un servizio di accoglienza diffusa centrata, si legge nel bando, “sul sostegno all’inclusione attiva e all’accompagnamento educativo e di integrazione sociale”. Sia il “buono affitto” che i rimpatri nei Paesi europei d’origine, due misure chiave del suddetto piano, si sono rivelate un fallimento. Gran parte dei nuclei vive ancora nei container e i campi sono più che aperti.

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